John Whitmore, pioniere del coaching, autore e pilota automobilistico
Se dovessi definire il coaching in poche parole, direi che il coaching è una relazione e una pratica professionale, ma anche un’arte e forse una scienza.

Il coaching come relazione
Il coaching professionale è una relazione che si crea tra coach professionale e cliente, che ha lo scopo, attraverso un processo creativo, di stimolare nuove consapevolezze e quindi lo sviluppo personale ma anche professionale della persona che intraprende il percorso di coaching, fornendogli il supporto necessario per raggiungere i suoi obiettivi, nel rispetto dei suoi valori.
Il coaching parte dal principio che ogni persona :
- possiede i suoi propri talenti
- ha, dentro di sé, grandi capacità, spesso insospettate
- è dotato di risorse interne
- è autore della propria vita e costruttore del proprio destino
- è responsabile del suo successo
L’impegno del coach nel processo di coaching è di :
- orientare il cliente ad elaborare egli stesso le sue soluzioni ed i suoi piani d’azione esplorando le sue risorse interne
- aiutare il cliente a chiarire i propri valori, allineando a questi il suo approccio
- ascoltare attivamente ed essere attenti a tutti gli indizi che portano il cliente all’azione
- incoraggiare un atteggiamento proattivo
- risvegliare nel cliente una nuova consapevolezza ed una responsabilizzazione che gli permette di evolvere nel senso desiderato
Il coach non dirigerà il suo cliente, ma lo guiderà e lo accompagnerà in uno spazio di fiducia e creatività
Lo accetterà incondizionatamente e senza giudizio
Utilizzerà l’ascolto attivo, la discussione, l’incoraggiamento, il feedback e tutti gli altri strumenti necessari per sostenere il suo percorso

Il coaching come professione
Il coaching è una pratica professionale perché, come ogni professione che si rispetti, risponde ad una deontologia, ad un approccio etico e ad una pratica ben inquadrata. Parlando di coaching professionale si presuppone una formazione specifica per poter svolgere la professione, il mantenersi aggiornati con formazione continua e il lavorare su di sé e sulla propria professionalità con la supervisione, oltre ad un numero determinato di ore di pratica.
In qualità di coach professionale ICF, m’impegno ad un comportamento etico, nonché al rispetto dei valori fondamentali e dei principi etici che sono alla base del Codice Etico ICF.



Questo codice è elaborato esclusivamente per la pratica del coaching professionale e mira a formulare punti di riferimento deontologici, tenuto conto delle specificità del coaching in quanto processo di accompagnamento di una persona nella sua vita professionale e personale, ed è quindi espressione di una riflessione etica per mostrare la varietà dei fattori da prendere in considerazione nelle varie situazioni che richiedono risposte a questioni inaspettate, risoluzione di dilemmi e soluzione di problemi, identificando modalità alternative di approcciarle con un comportamento etico.
In particolare, stabilisce le responsabilità del coach :
- verso il cliente (chiarezza, accordo/contratto, riservatezza, informazione, conflitti d’interesse, archiviazione, rispetto, qualità)
- verso la pratica e la performance (etica, sviluppo personale e professionale, limiti personali, protezione privacy)
- in termini di professionalità (qualifiche, onestà, responsabilità di terzi, confini chiari, integrità)
- verso la società (equità, uguaglianza, proprietà intelletuale, standard scientifici riconosciuti, “fare ciò che è bene” anziché “ evitare ciò che è male”)
Stabilisce anche le responsabilità del cliente, ed in particolare quella per cui egli risulta essere il solo ed unico responsabile delle sue decisioni e dei suoi risultati.

Il coaching come arte
Se dovessi riassumere in poche parole l’essenza del coaching, direi che il coaching è un’arte.
Ci sono delle tecniche precise ed una grande varietà di strumenti da utilizzare, ma si tratta veramente di essere al servizio dei nostri clienti, di accompagnarli nella loro trasformazione per raggiungere il loro scopo con tutti i nostri sensi e il nostro cuore.
In un bellissimo articolo (in francese), Béatrice McCallum (coach e scultrice) ne è ben convinta : il coaching è un’arte! È l’arte di una relazione, del rispetto, della giustezza, della pazienza, del confronto benevolo, del dubbio, della rimessa in discussione, del rischio, della creatività, del principio di realtà, della curiosità, dello sguardo, dell’altro, dell’umiltà, dello scambio tra due attori dai talenti condivisi.
Come per Michelangelo che dal marmo toglieva il superfluo per fare emergere l’opera d’arte, così con il coaching si lavora partendo dal principio che ognuno ha dentro di sé le competenze e le risorse necessarie per realizzarsi e raggiungere i propri obiettivi.


Il coaching come scienza
infine, il coaching potrebbe essere considerato anche una scienza basata su tecniche, risultati valutabili e misurabili, ed elementi che permettono di convalidare il corretto svolgimento di una sessione di coaching.
La scienza è per definizione l’insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
Il metodo sperimentale, tipico della scienza moderna, venne introdotto da Galileo Galilei, e prevede di controllare continuamente che le osservazioni sperimentali siano coerenti con le ipotesi ed i ragionamenti svolti.
Le discipline scientifiche possono essere suddivise in tre categorie : le scienze formali (come la matematica), le scienze empiriche (suddivise in scienze naturali (come la fisica) e in scienze sociali (come la psicologia)) e le scienze applicate (come ingegneria e medicina).
Le prime costruiscono le teorie astratte, le seconde studiano la natura a partire da osservazioni empiriche e le terze, servendosi dei risultati delle prime due, fanno progredire la tecnologia e l’industria sviluppando nuovi prodotti e servizi.
Anche se al momento non esistono dati disponibili e studi definitivi sull’argomento per definire il coaching come una scienza, resta indubbio il suo stretto legame con alcune discipline scientifiche, come la psicologia e le neuroscienze.
Valentina Feci Favara
Coach professionista con credenziale ACC/ICF
Master Coach in Leadership & Communication
Membro ICF – International Coach Fédération

Master Coach - Valentina Feci Favara
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